Abbiamo perso ancora.
Va bene che quella del Lazzaretto è una squadra consolidata formata da atlete che giocano insieme da diversi anni, va bene che sono le prime in classifica e non hanno mai perso una partita, va bene che giocano con sei titolari che, stando sempre in campo, difficilmente sbagliano, lasciando poco margine alle avversarie…
Ribadiamo pure che non è il risultato che a noi interessa…. Che giochiamo per divertirci, per crescere insieme e che prima di fare i punti occorre formare una squadra, sentirsi una squadra.
Il problema non è perdere, ma è come si perde.
Il terreno di gioco è, e deve essere, soprattutto palestra di vita.
Per prima cosa ci vuole classe.
Non deve capitare che, avendo una panchina a disposizione, ci si sieda per terra.
Neanche per un istante. Neanche per scherzo. Meno che mai a casa d’ altri.
Tra l’altro il regolamento lo vieta.
In panchina, poi, non si ride e non si scherza.
Chi siede in panchina ha il compito di incitare le compagne e gode di una posizione privilegiata per studiare le mosse delle avversarie e capire come comportarsi una volta sceso in campo.
Chi in campo ci è già, invece, deve mantenere la concentrazione, deve giocare tutte le palle, una dopo l’altra, a prescindere dai risultati segnati sul tabellone.
Poi ci vuole un po’ di grinta.
Grinta, ragazze, grinta!
Il set si perde quando le avversarie raggiungono i venticinque punti, non prima!
La partita si perde quando si sono persi due set, ma anche il terzo si deve giocare come se fosse il primo!
Gliela vogliamo far sudare o no, questa vittoria? O gliele vogliamo regalare le partite?
Non ci si arrende alla prima difficoltà, ragazze! Ci si rimboccano le maniche e si va avanti con determinazione. In campo, a scuola, con gli amici… nella vita!
E’ così che si cresce, è così che si diventa grandi.
Il primo set avete giocato bene, siete state anche in vantaggio…
State diventando brave. Volete crederci, per favore? Perché ogni volta che l’altra squadra vi supera gettate la spugna, smettete di giocare? Perché non credete in voi stesse?
Ricordate che è un privilegio giocare con squadre forti.
Si impara di più a perdere con avversarie che valgono che a vincere contro quelle scarse.
Ma giocatela, la partita, non arrendetevi subito! Avete sbagliato una battuta? Non fa niente, mettetevi in posizione di difesa, pronte a riprendervi la palla.
Le avversarie sono in gamba, lavorano di squadra, recuperano di piede e fanno anche le schiacciate? Tanto meglio. Non fatevi intimorire e prendete esempio. Se lo fanno loro, potete farlo anche voi!
Non si nasce mica brave a pallavolo, lo si diventa.
Ma ci vuole impegno, ragazze. Impegno e fiducia nelle proprie capacità.
Basta con le parole, i risultati della partita sono: 25-11 25-7 25-6.
Terzo set da dimenticare.