D: Oscar, speravo di poter scrivere un altro risultato, in cima a questo articolo….
R: Ho già pronta la lettera di dimissioni!
D: Non fare così, Oscar! D’altronde, per ogni squadra che vince ce n’è sempre una che perde..
R: Nulla da eccepire. Ma tra noi e loro, meglio loro!
D: Va bene, va bene, ho capito. Lo spirito cristiano di porgere l’altra guancia non lo permei alla pallavolo.
R: Sai che ti dico? Perdere aiuta a crescere, ma mica possiamo diventare grandi solo noi. O no?!
Esordisce così, Oscar Luigi Solcia, allenatore in seconda delle ragazze dell’Under 12.
Sorriso sulle labbra, battuta pronta e la faccia tosta di chi, dopo tre sconfitte, ha imparato che, nella pallavolo, male che vada, si perde la partita.
D: Parliamo di questa partita, Oscar…
R: Allora… il primo set l’abbiamo vinto noi. Il secondo l’abbiamo perso in maniera imbarazzante, mentre il terzo ci siamo difesi con onore. Perdendo…
D: Avversarie forti?
R: Avversarie battibilissime, è questo il guaio!
D: Ma allora…
R: Allora, niente. Noi siamo come l’Inter: le squadre che devono fare punti, li fanno con noi….
D: Ahi, ahi, ahi, Oscar. Dov’è finito il sorriso?
R: Hai ragione, prendersela non serve a niente. Solo che perdere così….
Sai che c’è? Non riusciamo a tirare fuori la grinta, da queste ragazze.Sono troppo buone e il bello è che tecnicamente migliorano, migliorano sempre. Sembra però che abbiano paura di vincere. Al primo errore, vanno in palla, non reagiscono. Si colpevolizzano troppo e la partita sfugge di mano.
Ma ci rifaremo. Ti assicuro che ci rifaremo!
Speriamo, Oscar. Speriamo…