Archivio

Allenare la persona prima dell’atleta Allenare la persona prima dell’atleta 01 Febbraio 2017 - Vincenzo Lopresti "Arrivare dove?"Inizia in modo emblematico, provocatorio la chiacchierata tra Julio Velasco e i 400 allenatori presenti in sala di associazioni del CSI. In un'ora e mezza di racconti a 360° coach Velasco ha raccontato la sua esperienza finalizzata alla crescita della persona, dell'individuo prima che alla formazione dell'atleta. Ha inizialmente messo l'accento sull'importanza della pratica sportiva: giocare è bello, in qualsiasi categoria, modo, sport praticato. Non si deve giocare per arrivare in nazionale ma per il gusto di fare sport! La figura dell'allenatore è centrale per i ragazzi del settore giovanile: i bambini imparano più dalle immagini, guardando, osservando rispetto alle parole: per questo è importante "Dare dei valori, non parlandone ma facendo, dentro e fuori dal campo". Tanti altri spunti interessanti sull'importanza "dell'educazione alla competizione" e sulla capacità che solo lo sport dà di saper vincere o saper perdere.Velasco, rispondendo ad una domanda posta da Alessandro Raimondi - ex presidente ASO - ha proposto di stringere dei patti con le famiglie. Bisogna rimanere insieme, uniti per l'educazione della persona. Solo così si possono bypassare individualismi o convinzioni come "mio figlio è il migliore" o "deve giocare". Una serie di aneddoti e racconti che non si finirebbe mai di ascoltare. Il CSI ha dato a tutte le associazioni del comitato di Milano una grande possibilità: speriamo di aver raccolto il più possibile! Leggi tutto Condividi Aso rosa, un amore senza età Aso rosa, un amore senza età 30 Gennaio 2017 - Vincenzo Lopresti Col panettone da smaltire...Schierando una formazione inedita con l'esordio a centrocampo di Guzzi che ricoprirà il ruolo del regista inizia a Sesto la partita contro l'acli. Non entriamo veramente in partita, solo qualche sporadica azione che si conclude sul fondo infatti subiamo 3 gol in 15 min tutti nel primo tempo, 2 dei quali arrivati fotocopia da rimessa laterale esaltando le nostre lacune nel difendere da azioni a palla ferma,riuscendo ad ingranare solo negli ultimi 5 min di primo tempo. Rientriamo in campo con un piglio diverso infatti andiamo in gol con paderno che insacca sul palo più lontano una conclusione stampatasi sul palo. 3-1 giochiamo con più spregiudicatezza e anche con qualche bella parata del nostro portiere che tiene vive le speranze. Ma su azione 1vs1 le avversarie chiudono le pratiche con un roboante 4-1. Ci sarà spazio per Rosina schierata come punta e quindi all esordio permettendole di mettere minuti nelle gambe. Avversarie toste infatti risiedono stabilmente nelle parti alte della classifica noi ancora penalizzate dalla lunga pausa che ci ha fatto forse dimenticare le emozioni del gioco. Speriamo di uscire presto da questo momento no preparando la partita di sabato contro il posl contro le quali attendiamo i 3 punti!Un po di numeri... di aso rosa ieri sera hanno scritto la storia della loro squadra infrangendo due precedenti record,infatti esordendo nella partita di domenica Giorgia ed Eleonora hanno alzato ed abbassato l'asticella del range d'età delle nostre atlete che prendono parte al campionato OPEN (massimo campionato del calcio a 7 comprendente tutte le fasce d'età fino al 2002) Passiamo alle nostre esordienti: Giorgia Guzzi esordendo a 23 anni e 330 giorni ad oggi è la più "vecchia" giocatrice ad aver calcato i rettangoli di gioco per l'Aso rosa,spodestando così Raineri che esordí a 22 anni e 206 giorni nel 2015 Eleonora Rosina a 15 anni e 12 giorni è la più giovane ad aver mai esordito battendo capitan Paderno che deteneva lo scorso record con 15 anni e 21 giorni nel 2015(resta il capitano più giovane del campionato)Andrea Canzi Leggi tutto Condividi Pareggio con la prima che rilancia i ragazzi dell’ Open Pareggio con la prima che rilancia i ragazzi dell’ Open 30 Gennaio 2017 - Vincenzo Lopresti Non era un impegno semplice per i ragazzi dell’Open, la prima trasferta del 2017: scontro con la capolista Valsesia, reduce da un punto nelle ultime due partite e quindi alla ricerca del ritmo che nel girone d’andata le aveva permesso di accumulare un discreto margine sulle inseguitrici; l’ASO invece, con 4 punti conquistati nei due precedenti incontri casalinghi con le “ultime della classe”, che non avevano soddisfatto soprattutto in termini di prestazione, chiamata a proseguire il costante tentativo di risalire la parte alta della classifica, alla ricerca del secondo posto per la promozione. Mister Brizzolari e i suoi collaboratori Toson e Gottardello avevano chiesto ai suoi, durante la settimana, una svolta decisiva per evitare di perdere punti preziosi (come successo la Domenica precedente) in particolar modo insistendo sull’approccio iniziale alla gara, spesso troppo molle. Infermeria piena per l’ASO Cernusco: oltre ai “lungodegenti” Izzo, Lopresti e Gaggi(quest’ultimo però prossimo al rientro in campo), l’assenza pesante è quella di Di Spaldro, ai box per un attacco influenzale; forfait anche da parte di Ceccon e Fumagalli. Uomini contati quindi per Brizzolari, che schiera l’ormai consueto 4-4-2 con Ambrosoni in porta (Pantaleo non supera il mal di schiena nel riscaldamento), Trimarchi, Rizzo, Mauri e Toson per la difesa, un centrocampo composto da Pozzi e Farina, centrali, affiancati da Assi e Battaglia sulle fasce; Peverini e Gjera in attacco. I ragazzi di mister Brizzolari sembrano stavolta aver capito la lezione e partono bene, ma rischiano subito sulla prima distrazione: non sfruttano nel modo corretto una ripartenza e, sull’immediato cambio di fronte, Toson deve intervenire da ultimo uomo sull’attaccante del Valsesia lanciato a rete. Cartellino azzuro per il terzino sinistro, incolpevole in questo caso, che deve abbandonare il terreno di gioco per 5 minuti. Sulla punizione seguente, Ambrosoni è sicuro ed evita il gol. Grazie all’arretramento di Assi, l’inferiorità numerica passa indenne e, dopo pochi minuti, l’ASO inizia a disputare un buon primo tempo, che potrebbe chiudere in vantaggio, ma il portiere di casa è attento su un colpo di testa di Gjera e su un tiro dalla distanza di Peverini, che nonstante la stretta marcatura si rende pericoloso con il destro. L’inizio della ripresa è favorevole all’ASO che passa subito in vantaggio: grave errore di palleggio della difesa del Valsesia, con Assi che è reattivo nell’approfittarne e viene steso da un difensore avversario. Cartellino azzurro anche per quest’ultimo e calcio di rigore, dal dischetto lo specialista Mauri realizza, nonostante l’intuizione del portiere. Da questo momento in poi l’ASO gioca di ripartenza grazie alle buone prestazioni di Battaglia e dello stesso Assi, mentre il Valsesia alza il baricentro ma non riesce quasi mai a rendersi pericoloso fino a metà tempo. Mister Brizzolari si copre ed inserisce Gottardello (fuori Pozzi) che però è sfortunatissimo nell’infortunarsi pochi istanti dopo il suo ingresso sul terreno di gioco ed è quindi costretto al cambio. Proprio in questo frangente la capolista agguanta il pareggio trovando la rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Entra quindi Melzi e poco dopo Patruno che sostituisce l’infortunato Toson, ma gli ultimi minuti non aiutano l’Open che rimane in dieci, per il rosso a Trimarchi, autore di una gara attenta fino a quel momento. Finale un po’ difficoltoso quindi per l’ASO che però si difende con ordine rischiando solo su una palla da fermo, prima del triplice fischio. Rimorso quindi per due punti preziosi sfumati nel finale di gara, ma prestazione del collettivo positiva, con la consapevolezza oramai maturata che fino all’ultima giornata l’Open potrà giocarsela a testa alta con tutte le rivali per la promozione. Marco Melzi Leggi tutto Condividi ASO’ protagonista nella vita della comunità ASO’ protagonista nella vita della comunità 27 Gennaio 2017 - Vincenzo Lopresti Giovedì 26 Gennaio al Divin Pianto in occasione della visita pastorale del vicario episcopale, è intervenuto al consiglio pastorale il presidente di ASO Andrea Brizzolari. Il numero 1 dell'associazione ha raccontato i momenti precedenti alla creazione dell'associazione. Mettere insieme due realtà forti, solide, con una propria identità non è stato semplice. Il grande spirito di comunione, la volontà di tuffarsi in un cammino comunitario, ha prevalso su tutto. Oggi ASO' ha numeri impressionanti e riesce a coinvolgere centinaia di volontari, un numero incredibile! Il presidente inoltre ha messo l'accento sulla figura dell'allenatore: oggi più che mai, il mister trascorre tanto tempo con i ragazzi e spesso viene preso come punto di riferimento, modello per i più piccoli. Sarebbe bello riconoscergli lo stesso valore educativo di educatori e catechiste. Andrea Brizzolari ha chiuso il suo intervento raccontando di quanto sia faticoso ma doveroso rispettare le regole dell'associazionismo, cercando di amministrare con trasparenza le finanze della società.Al vicario, che nel pomeriggio ha salutato alcune delle nostre squadre, è stata regalata la T-shirt dell'associazione.Staff Leggi tutto Condividi Oratorio Cup, inizia la sfida! Oratorio Cup, inizia la sfida! 18 Gennaio 2017 - Vincenzo Lopresti Quest'anno toccherà ai 2005 partecipare all' Oratorio Cup!Ma Cos'è l'oratorio cup? E' una manifestazione nata 12 anni fa e voluta fortemente da Giacinto Facchetti, storico giocatore e ex presidente dell'Inter. Insieme a CSI e FOM, l'intento dell' indimenticato terzino nerazzurro era quello di promuovere lo sport giovanile. L'attuale presidenza interista ha deciso di continuare questo progetto che coinvolge 64 squadre rigorosamente di oratori milanesi. I nostri piccoli campioncini per il momento si stanno comportando egregiamente: 1 a 0 fuori casa e un larghissimo 14 a 0, hanno messo al sicuro la qualificazione alla fase successiva. Con la speranza di poter arrivare fino in fondo e giocarsi la finalissima ad Interello...staff Leggi tutto Condividi